80° Anniversario della morte di Francesco Paolo Michetti

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di Vincenzo Centorame* 

Questo difficile, per molti versi persino drammatico 2009, può essere per noi abruzzesi e non solo, un anno di ripresa e di riscossa anche all’insegna dell’arte e di Francesco Paolo Michetti. Un artista che non può essere dimenticato da una Regione che a Lui deve molto che nel suo nome può dare inizio ad una nuova stagione, ad una ripartenza in tutti i settori della società abruzzese gravemente toccata dai segnali della crisi che è anche culturale e morale. Proprio la storia del Premio Michetti dovrebbe insegnare molto a tutti gli abruzzesi e, in particolare, alla sua classe dirigente. Non dimentichiamo che un piccolo gruppo di volenterosi, con le rovine della seconda guerra mondiale ancora fumanti, ha pensato nel 1946 ed ha poi varato nel 1947 la prima edizione della Rassegna di pittura destinata ad ospitare, fino ad oggi, oltre settemila artisti, tra i più grandi a livello nazionale ed internazionale.  Proprio negli anni scorsi si è anche realizzato il sogno della costituzione del Museo d’Arte contemporanea di Francavilla, frutto della volontà di due maggioranze regionali di segno opposto ma decise a ricongiungere in un solo splendido sito espositivo, Palazzo san Domenico, un grande ed inimitabile patrimonio di opere che dà conto di tutto il meglio dell’arte dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Bisogna mantenersi quindi in piedi tra le rovine di questo tempo difficile per ricominciare da segni che contano più di ogni altra cosa e che possono portare anche ad una ripresa generale della nostra regione. Quello che noi facciamo è un appello al Ministero dei Beni Culturali e, soprattutto, alla classe dirigente abruzzese, agli operatori economici ed ai tanti amici che ovunque conoscono ed apprezzano questa lunga ed inimitabile storia italiana fatta di passione, disinteresse e lavoro.

*Presidente Fondazione Michetti

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