Luciano Violante, MAGISTRATI

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«I giudici devono essere leoni, ma leoni sotto il trono», scriveva Francis Bacon quattro secoli fa. Il rapporto fra politica e giustizia resta difficile ancora oggi. Il trono ambisce a schiacciare i leoni. I leoni manifestano una certa propensione a sedersi sul trono. Solo una solida, laica coscienza istituzionale può garantire il raggiungimento di un equilibrio democratico.

Qual è oggi il ruolo dei giudici nella società e nello Stato? La perdita di credibilità della politica e l’indebolimento dei valori morali hanno portato la sfera di influenza del diritto a espandersi a dismisura. La politica guarda con sospetto l’intraprendenza della magistratura, mentre i cittadini incoraggiano i giudici che colpiscono i politici, almeno finché non vedono toccati i propri interessi. Come evitare il conflitto permanente e garantire invece un ragionevole equilibrio tra politica e giustizia?
Contestare il fondamento stesso di indagini che possano delegittimare gli eletti dal popolo è sbagliato, ma alla magistratura si richiede una nuova responsabilità. Ai valori di uguaglianza e promozione sociale, che hanno portato nel tempo dall’età della legge all’età dell’interpretazione della legge, è opportuno affiancare i valori di unità e responsabilità, privilegiando nel quotidiano esercizio della propria funzione la certezza del diritto e della sua interpretazione. Non c’è altro modo per evitare il conflitto permanente con la politica e il rischio di delegittimazione della stessa magistratura.

fonte: LUCIANO VIOLANTE, Magistrati, 2009, Vele, pp. VI – 192

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