di Gabriele Rossi
Nel settore farmaceutico, il Public Affairs è una leva strategica imprescindibile. Non si tratta solo di attività di lobbying o di relazioni istituzionali, ma di un insieme di pratiche che connettono innovazione scientifica, decisioni politiche e bisogni dei cittadini.
L’industria farmaceutica vive infatti in un contesto fortemente regolato, dove l’accesso ai mercati dipende da scelte normative, processi di autorizzazione, negoziazione dei prezzi e definizione dei rimborsi. In questo scenario, il Public Affairs consente di ridurre l’incertezza e di anticipare i cambiamenti regolatori, facilitando l’ingresso di terapie innovative e rafforzando la sostenibilità complessiva del sistema sanitario.
Non è un caso che i grandi snodi del settore – dal ruolo delle autorità nazionali e sovranazionali, al Health Technology Assessment, fino alla proprietà intellettuale e ai partenariati pubblico-privati – richiedano sempre più spesso un dialogo strutturato tra imprese, istituzioni e società civile. È proprio qui che il Public Affairs mostra il suo valore, favorendo un confronto trasparente e orientato a soluzioni condivise.
Oltre agli aspetti regolatori, c’è poi la dimensione reputazionale. L’industria farmaceutica ha bisogno di consolidare il proprio ruolo sociale, costruendo narrazioni credibili sul contributo che ricerca e innovazione offrono alla salute pubblica. Ascoltare la voce dei pazienti, coinvolgere le associazioni civiche, comunicare con chiarezza scelte e responsabilità: sono tutti elementi che rafforzano la fiducia e la legittimità delle imprese nel contesto sanitario.
Un Public Affairs ben condotto, quindi, non difende soltanto gli interessi delle aziende, ma contribuisce alla sostenibilità del sistema nel suo complesso. Aiuta a evitare logiche di breve periodo, promuovendo invece politiche basate su dati, evidenze e dialogo tra pubblico e privato.
Per queste ragioni, il Public Affairs non è una funzione accessoria, ma una componente strategica. È ciò che permette al settore farmaceutico di continuare a innovare e, nello stesso tempo, di mantenere un equilibrio con le esigenze di equità, accesso e sostenibilità che la società giustamente pretende.
