Venerdì 20 aprile Aurum Pescara Progettare l’Abruzzo 2012

Target: IMPRENDITORI, QUADRI E DIRIGENTI DI IMPRESE ABRUZZESI

PER ISCRIVERSI: Associazione Culturale Forgia Pescara

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L’inizio della collaborazione fra MCE e l’Abruzzo coincide con i lavori nella Regione dopo il terremoto del 6 aprile 2009. La scossa di quella primavera e le attività di quell’estate hanno stimolato la cooperazione fra gli ambienti universitari, le iniziative per il rinnovamento della vita politica, spingendo il settore imprenditoriale a migliorare lo scambio di idee per portarle alla pratica. Tale scambio di idee ed esperienze che ormai è diventato permanente, è iniziato nel 2010 con la prima edizione di “Progettare l’Abruzzo”, che ha visto coinvolti imprenditori, ricercatori e docenti universitari.

Alcune attività che si sono svolte a Roma ci hanno permesso di allargare la visuale dei progetti regionali all’ambito nazionale e anche globale. Infatti, sia il convegno di febbraio 2011 (replicato nel 2012) con manager e imprenditori a Roma, che l’incontro “Christian Humanism” presso lo IESE Business School (Barcellona) nell’ottobre 2011, hanno segnato profondamente questa interazione. Per il 2012, l’Associazione Culturale Forgia ha accolto la decisione di MCE di approfondire i legami con l’Abruzzo con un programma più articolato, dal quale trarre anche un riassunto conclusivo da presentare a Washington nel mese di ottobre, durante la terza edizione del convegno in collaborazione con lo IESE.

“Aiutare le piccole aziende a diventare medie poi grandi per fare più innovazione e esprimere maggiore internazionalizzazione è una sfida culturale prima che manageriale molto difficile e qui dobbiamo fare di più e dobbiamo inventare modalità di formazione tecnica e manageriale nuova: penso alla valorizzazjuione degli istituti tecnici superiori dove si costruisce larga parte del nostro sapere applicato al fare, che potrebbero diventare luoghi di vera e propria formazione manageriale e penso a business school tagliate sulle caratteristiche e le dimensioni di aziende medio piccole che forse potrebbero fare molto per accompagnare il nostro capitalismo di stampo familiare verso assetti manageriali più moderni. Tuttavia come dicevo la sfida è in primis di natura culturale e quindi coinvolge tutto il sistema dcell’istruzione e della formazione. Nella scuola, nelle università si può fare di più per far conoscere meglio il mondo dell’economia, per diffondere cultura finanziaria e per sviluppare gusto dell’imprenditorialità e cultura del rischio d’intrapresa”. Corrado Passera, Il Domani d’Italia, Aprile 2011

“La vita imprenditoriale è nata nel Mediterraneo e si basava su salde basi culturali e morali (etiche) che sembravano scontate. La capacità di prendere rischi, creare sistemi di collaborazione per dividerli (mutui, assicurazioni…) sono nate perché le energie personali (le virtù) avevano bisogno di espandersi nella società. Per creare quelle reti di rischio-sviluppo servivano persone che oltre alle basi culturali avessero una marcia in più (forse gli “animal spirits”), quella del regista. Ma il regista deve guardarsi dentro e capire come fare un buon uso – servizio! –  di queste molle interne, che non si sviluppano senza la riflessione e il dialogo con i pari.

Da una parte ci si parla di globalizzazione e attività febbrile e dall’altra di tornare “back to basics” o di scegliere bene le proprie priorità perché “less is more”. Ma la misura giusta non può che venire da noi stessi, e questa misura non dipende soltanto dall’intuizione o dalle opportunità. Dipende da diversi fattori esterni ed interni, ed è su questi secondi che possiamo fare un investimento sicuro: le virtù sono le energie interiori che, unite al ragionamento, ci aiutano a sviluppare meglio le risorse esterne, e contemporaneamente a svilupparci meglio personalmente.

Potresti non capire in cosa consiste lo spread o quali sono i dettagli dei prodotti tossici che si vendono nei mercati finanziari. Ma se non ti fermi a cercare di capire come sei fatto, è molto probabile che neanche i dettagli della tecnica finanziaria ti servano a vivere meglio. Le virtù sono le risorse interne che ci aiutano ad essere migliori, a sfruttare meglio la nostra personalità come imprenditori, come manager e anche come cittadini e membri di una famiglia”. Prof. Juan Andrès Mercado

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