La rete ospedaliera italiana

L’organizzazione ospedaliera ancora oggi prevede molte strutture – oltre 250 – sotto qualunque parametro di volumi ed esiti adeguati, quindi servirebbe mettere mano all’assetto organizzativo che fino a oggi è stato solo in parte rivisto. Ma quello che ancora appare più preoccupante dal mio punto di vista è l’approccio culturale e la divisione che esiste fra il mondo ospedaliero e il mondo territoriale, molte volte anche in modo contrapposto, in maniera conflittuale. Questa distanza e difformità culturale, formativa se vogliamo, tra i vari professionisti degli ospedali e del territorio – siano essi medici o operatori sanitari – andrebbe eliminata anche attraverso azioni di discontinuità. Di certo non si può riformare soltanto per aspetti normativi e giuridici: deve essere un processo più complesso, approcciato anche dal punto di vista del cambiamento di percezione, di cultura e di volontà di adeguarsi al bisogno vero della popolazione. (Fulvio Morano)

fonte: Il ruolo dell’ospedale nella medicina di prossimità – Forward (recentiprogressi.it)

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