Obama e internet in futuro

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di Luca De Biase

Ormai è stato raccontato in lungo e in largo il rapporto costruttivo che si è creato tra la campagna elettorale di Obama e la rete. Ma adesso viene fuori una nuova domanda: come si comporterà il presidente Obama con internet?

La rete non è stata usata in modo ovvio da Obama per la campagna. La non ovvietà sta nel fatto che Obama (e i suoi) si sono presentati in rete con una quantità di novità tecniche, linguistiche e comportamentali tale da attrarre l’attenzione di molte persone online che hanno anche simpatizzato e finanziato. A un certo punto, Obama è stato adottato da una sorta di movimento internettesco che si è divertito e appassionato ad accettare e supportare Obama.

Ora il movimento “bottom up” che ha fatto crescere Obama dovrà incrociarsi con il movimento “top down” del presidente che prende decisioni. Come cambierà il rapporto tra Obama e internet? Molte le ipotesi: Obama si dimentica di internet (probabilità scarsa); Obama tenta di usare internet in chiave populista (probabilità media); Obama tenta di inventare qualcosa di seriamente nuovo (a giudicare da quanto fatto dagli Obama boys in passato, potrebbe essere la probabilità più alta; a giudicare da quanto fatto da altri politici in passato, la probabilità è bassa).

Le opportunità per innovare, anche da questo punto di vista sono molte. La democrazia emergente di cui parlava Joi Ito è sempre un argomento di riflessione intrigante. Può essere che ci si avvicini a quella visione. Di sicuro si tornerà a parlare di questo argomento. Il punto è trovare l’equilibrio tra il contributo dei cittadini attivi alle decisioni, la responsabilità ultima e inevitabile dei governanti, la qualità, la varietà e la libertà dell’informazione disponibile, la profondità del dibattito sui singoli temi e l’agenda delle priorità dei temi in discussione, l’investimento nell’educazione alla generazione di senso. Un rinnovamento di sistema. Impossibile. Ma, a quanto pare, l’impossibile è possibile…

tratto da: blog.debiase.com

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