Differenza tra democrazia e popolarismo

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di Flavio Felice*

La differenza è di specie, oltre che di grado. La democrazia indica la rete istituzionale che consente il governo diffuso, poi quanto sia diffuso e in che modo sia diffuso dipende dalla specie democratica adottata. Il popolarismo è una specie di democrazia che fa leva sull’elemento poliarchico, sulla pluralità dei centri di potere e sul coordinamento dei centri d’interesse. Un coordinamento che è ottenuto attraverso gli strumenti della democrazia e dell’economia di mercato. E’ questa la grande differenza tra il popolarismo sturziano e il popolarismo corporativista di un certo mondo cattolico. Quest’ultimo tenta di risolvere il tema della coordinazione mediante istituzioni corporative (vedi CNEL) ed attribuiscono allo “Stato” la funzione di omogeneizzatore degli interessi e delle istanze sociali. In breve, valgono le parole di Luigi Sturzo: «Popolo e libertà è il motto di Savonarola; popolo significa non solo la classe lavoratrice ma l’intera cittadinanza, perché tutti devono godere della libertà e partecipare al governo. Popolo significa anche democrazia, ma la democrazia senza libertà significherebbe tirannia, proprio come la libertà senza democrazia diventerebbe libertà soltanto per alcune classi privilegiate, mai dell’intero popolo». E’ chiaro che i principi che sorreggono l’idea democratica tipica della forma “popolare” sono i principi di poliarchia e di sussidiarietà. La sussidiarietà ci dice come articolare le istituzioni democratiche affinché la società assuma i caratteri poliarchici.

* Ordinario di “Dottrine Economiche e Politiche” alla Pontificia Università Lateranense.

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